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In Ciad parte la campagna annuale per la scolarizzazione

campagna ACRA educazione Ciad

La scuola comincia da un certificato di nascita! 
I bambini e le bambine che non sono iscritti all’anagrafe non hanno neppure il diritto ad andare a scuola!
La tredicesima edizione della Campagna nazionale per il diritto all'educazione di bambini e bambine in Ciad quest’anno abbraccia un tema più vasto: la registrazione allo stato civile dei minori.
Questo è slogan della campagna: Un enfant enregistré, un enfant protegé. L'éducation, c'est son droit!


In Ciad il fenomeno dei "bambini invisibili", cioè privi di certificato di nascita è diffuso in tutte le province del Paese:

  • Solo il 7,5% dei minori di 5 anni di età sia registrato presso le autorità civili (dati UNICEF).

Senza un certificato si rischia di perdere il diritto a un nome, a un’identità ufficiale, a una nazionalità e anche il diritto a frequentare la scuola.

Anche i dati riguardanti l'iscrizione a scuola non sono confortanti:

  •  Solo solo il 14% dei giovani e delle giovani tra i 15 e i 24 anni è alfabetizzato, con forti disparità tra i sessi: il 44% sono maschi e solo l’1% femmine.

L'alfabetizzazione è parte integrante del diritto all'istruzione: non significa solo imparare a leggere e a scrivere ma permette ai giovani di emanciparsi e di avere gli strumenti per costruire il proprio futuro!

 

OBIETTIVI DELLA CAMPAGNA

  • Promuovere la registrazione delle bambine e dei bambini all'anagrafe e facilitarne il loro accesso a scuola.
  • Promuovere il rispetto dei diritti delle bambine e dei bambini alla scolarizzazione e alla registrazione civile.

 

brochure campagna educazione ciad

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La tredicesima campagna per il diritto alla scolarizzazione in Ciad si svolge nella capitale N'Djamena e nelle province del Logone Orientale e Occidentale, di Mandoul e di Moyen-Chary, Ouaddai, Lac e Salamat, in collaborazione con le Ministère de l’Education Nationale et de la Promotion Civique, les autorità locali, i partner della società civile, Ong, la FENAPET,  l’UNICEF, l’Unione Europea e UNHCR.